Gran circuito del Sestriere 2021

Non c’erano solo Vespa nelle edizioni dal 1947 al 1953 del Gran Circuito del Sestriere, ma correvano anche moto ed altri scooter. Nell’era moderna alle ultime rievocazioni partecipavano solo Vespa, ma storiche per la maggior parte, soprattutto in questa decima edizione svoltasi il 23 e 24 luglio, che prevedeva anche la categoria “Sportive di serie” dedicata alle GS, alle SS ed alle Rally portando a Pinerolo molte Vespa di queste tipologie che si sono date battaglia, assieme a Fari Bassi ed altri modelli rigorosamente ante 1977.

Non c’erano solo Vespa nelle edizioni dal 1947 al 1953 del Gran Circuito del Sestriere, ma correvano anche moto ed altri scooter. Nell’era moderna alle ultime rievocazioni partecipavano solo Vespa, ma storiche per la maggior parte, soprattutto in questa decima edizione svoltasi il 23 e 24 luglio, che prevedeva anche la categoria “Sportive di serie” dedicata alle GS, alle SS ed alle Rally portando a Pinerolo molte Vespa di queste tipologie che si sono date battaglia, assieme a Fari Bassi ed altri modelli rigorosamente ante 1977.

La punzonatura con il piombo per i mezzi al venerdì antecedente la manifestazione, ha certificato la caratteristica prettamente storica dell’evento che ha preso avvio da Buriasco, un paesino a pochi chilometri da Pinerolo.

A Buriasco quindi il sabato mattina, dopo la partenza dal Parco di Villa Ceriana troviamo le prime prove controllate per proseguire lungo le campagne, fino ad imboccare la strada per la prima salita della giornata quella che porta ai 1276 m di Montoso. Discesa verso Bricherasio e arrivati a Prarostino seconda sezione di prove lungo una discesa molto ripida.

Si riparte alla volta del Sestriere, ma prima si deve passare da Usseaux dove viene proposta una Prova Speciale con un tempo di percorrenza di oltre due minuti e trenta secondi per un percorso di circa 1200 metri, in discesa ma non visionato da nessuno e quindi incerto.

La punzonatura con il piombo per i mezzi al venerdì antecedente la manifestazione, ha certificato la caratteristica prettamente storica dell’evento che ha preso avvio da Buriasco, un paesino a pochi chilometri da Pinerolo.

A Buriasco quindi il sabato mattina, dopo la partenza dal Parco di Villa Ceriana troviamo le prime prove controllate per proseguire lungo le campagne, fino ad imboccare la strada per la prima salita della giornata quella che porta ai 1276 m di Montoso. Discesa verso Bricherasio e arrivati a Prarostino seconda sezione di prove lungo una discesa molto ripida.

Si riparte alla volta del Sestriere, ma prima si deve passare da Usseaux dove viene proposta una Prova Speciale con un tempo di percorrenza di oltre due minuti e trenta secondi per un percorso di circa 1200 metri, in discesa ma non visionato da nessuno e quindi incerto.

Si scende al lago di Laux per il pasto e poi di nuovo in salita fino al Sestriere, foto di rito e discesa dall’altra parte con proseguo fino a Susa per tornare a risalire sul Colle delle Finestre con i suoi 8 chilometri di sterrato, una salita veramente d’altri tempi, e in altri tempi ha riportato per ben quattro volte anche il Giro d’Italia che lo ha percorso e conquistato. Stupendo vedere le Vespa storiche percorrere questo Colle, i suoi tornanti con i suoi ponti a secco, e poi lo sterrato finale, bello e ben tenuto, un affascinante ritorno ai tempi in cui quelli dietro mangiavano veramente la polvere e non solo metaforicamente come lo è diventato il modo di dire.

La successiva prova cronometrata nel centro del paesino di Usseaux mette in difficoltà le frizioni per la ripida pendenza in salita ma anche qui i piloti migliori non si fanno intimidire e raccolgono dei buoni risultati. La discesa verso Pinerolo passando dal centro riporta poi i piloti a Buriasco per le prove finali simili a quelle di partenza.

Si scende al lago di Laux per il pasto e poi di nuovo in salita fino al Sestriere, foto di rito e discesa dall’altra parte con proseguo fino a Susa per tornare a risalire sul Colle delle Finestre con i suoi 8 chilometri di sterrato, una salita veramente d’altri tempi, e in altri tempi ha riportato per ben quattro volte anche il Giro d’Italia che lo ha percorso e conquistato. Stupendo vedere le Vespa storiche percorrere questo Colle, i suoi tornanti con i suoi ponti a secco, e poi lo sterrato finale, bello e ben tenuto, un affascinante ritorno ai tempi in cui quelli dietro mangiavano veramente la polvere e non solo metaforicamente come lo è diventato il modo di dire.

La successiva prova cronometrata nel centro del paesino di Usseaux mette in difficoltà le frizioni per la ripida pendenza in salita ma anche qui i piloti migliori non si fanno intimidire e raccolgono dei buoni risultati. La discesa verso Pinerolo passando dal centro riporta poi i piloti a Buriasco per le prove finali simili a quelle di partenza.

Alla sera nel Parco di Villa Ceriana si svolge la cena di gala con le classifiche e le premiazioni.

Il vincitore assoluto è Giacomini Nicola del Vespa Club Pisogne, in testa anche nella Classifica della categoria “Sportive di Serie”, unico pilota rimasto sotto le 200 penalità totali nei difficili 15 passaggi cronometrati. Gian Carlo Giubelli del vc Mantova si  classifica secondo assoluto e vince la categoria nella “Ruote da 10”, terzo posto assoluto per il maceratese Riccardo Lombardelli autore di una ottima prova con la sua GS 150.

Primo nella categoria “Faro Basso” Roberto Orlandini del Montecchio Emilia quarto assoluto mentre quinto e primo della “Ruote da 8” è risultato Gaspare Sola da tempo il miglior pilota del vespa club Pinerolo.

Due sole le donne presenti Annamaria Fracasso del Vespa Club Castellazzo Bormida e la tedesca Lissy Pecoraro, finite nell’ordine nella loro dedicata categoria.

Nella categoria Stranieri con una dozzina di classificati vince lo svizzero Manlio Robotti davanti al belga Bart Bergants Presidente del neo nato Vespa Club d’Europa, nelle Squadre che potevano anche essere miste vince la “Top Rider” con Giacomini, Lombardelli e Orlandini, davanti a Mantova con Barillari ed i fratelli Iembo, mentre terza è Mantova-Pinerolo con Giubelli, Sola e Federici.

Alla sera nel Parco di Villa Ceriana si svolge la cena di gala con le classifiche e le premiazioni.

Il vincitore assoluto è Giacomini Nicola del Vespa Club Pisogne, in testa anche nella Classifica della categoria “Sportive di Serie”, unico pilota rimasto sotto le 200 penalità totali nei difficili 15 passaggi cronometrati. Gian Carlo Giubelli del vc Mantova si  classifica secondo assoluto e vince la categoria nella “Ruote da 10”, terzo posto assoluto per il maceratese Riccardo Lombardelli autore di una ottima prova con la sua GS 150.

Primo nella categoria “Faro Basso” Roberto Orlandini del Montecchio Emilia quarto assoluto mentre quinto e primo della “Ruote da 8” è risultato Gaspare Sola da tempo il miglior pilota del vespa club Pinerolo.

Due sole le donne presenti Annamaria Fracasso del Vespa Club Castellazzo Bormida e la tedesca Lissy Pecoraro, finite nell’ordine nella loro dedicata categoria.

Nella categoria Stranieri con una dozzina di classificati vince lo svizzero Manlio Robotti davanti al belga Bart Bergants Presidente del neo nato Vespa Club d’Europa, nelle Squadre che potevano anche essere miste vince la “Top Rider” con Giacomini, Lombardelli e Orlandini, davanti a Mantova con Barillari ed i fratelli Iembo, mentre terza è Mantova-Pinerolo con Giubelli, Sola e Federici.

Una nota di lode va sinceramente alle amministrazioni comunali di Buriasco e Usseaux per averci permesso di portare a termine questa manifestazione, spostata causa covid di un anno e sofferta ora come prescrizioni, una decima edizione che fa diventare questo evento uno dei più longevi tra il panorama sportivo vespistico internazionale.

Una nota di lode va sinceramente alle amministrazioni comunali di Buriasco e Usseaux per averci permesso di portare a termine questa manifestazione, spostata causa covid di un anno e sofferta ora come prescrizioni, una decima edizione che fa diventare questo evento uno dei più longevi tra il panorama sportivo vespistico internazionale.