Pinerolo - Capo Nord - Pinerolo

Diario di un sogno lungo 10 mila km.
Di Claudio Barbieri (Vespa Club Pinerolo “ il vesPino “)

21 giugno 2017: Insieme ad Ettore Comba si parte da Pinerolo di buon mattino alla presenza di amici e parenti. Il contachilometri segna 44825. La prima meta è Celle in Germania per partecipare ai Vespa World Days 2017. Viaggiamo in direzione di Milano e dopo aver attraversato la Svizzera e oltrepassato il Traforo del Gottardo arriviamo nel pomeriggio, dopo aver percorso 500 km, a Rheinfelden in Germania per pernottare. Per tutta la prima giornata ci accompagna sempre un caldo sole. Non mancano durante il viaggio i saluti di chi ci incontra e ci incoraggia.

22 giugno: Di buon mattino, continuiamo la nostra avventura ma purtroppo il tempo inizia a fare capricci: una pioggia incessante ci accompagna fina dalla mattina, ma bisogna proseguire e raggiungiamo così, dopo aver fatto 630 km, Alsfeld in Germania. Siamo stanchi, ma l’entusiasmo non ci manca, gli amici da casa e i parenti ci incoraggiano.

23 giugno: Arriviamo finalmente a Celle e dopo aver provveduto a fare la registrazione presso la segreteria ci dirigiamo verso il nostro albergo. I giorni della festa sono ricchi di gioia e entusiasmo. Rivediamo con piacere vecchi amici e molti di questi già sanno che dopo partiremo per Capo Nord. Le nostre giornate al Vespa World trascorrono veloci, ma indimenticabili.

25 giugno: La mattina sotto la pioggia partiamo direzione Amburgo per arrivare a Puttgarden circa 350 km per imbarcarci e arrivare a Rødby, in Danimarca, Sempre seguiti dalla pioggia (ormai non ci lascia più) arriviamo a Copenaghen e dopo aver trovato un albergo ci dedichiamo prima alla vespa e dopo andiamo a cena e a fare un giro per la città, che merita moltissimo ed è stupenda nonostante la pioggia. Anche oggi 500 km li abbiamo fatti. Il sogno di arrivare a Capo Nord ci accompagna e ci fa andare avanti.

21 giugno 2017: Insieme ad Ettore Comba si parte da Pinerolo di buon mattino alla presenza di amici e parenti. Il contachilometri segna 44825. La prima meta è Celle in Germania per partecipare ai Vespa World Days 2017. Viaggiamo in direzione di Milano e dopo aver attraversato la Svizzera e oltrepassato il Traforo del Gottardo arriviamo nel pomeriggio, dopo aver percorso 500 km, a Rheinfelden in Germania per pernottare. Per tutta la prima giornata ci accompagna sempre un caldo sole. Non mancano durante il viaggio i saluti di chi ci incontra e ci incoraggia.

22 giugno: Di buon mattino, continuiamo la nostra avventura ma purtroppo il tempo inizia a fare capricci: una pioggia incessante ci accompagna fina dalla mattina, ma bisogna proseguire e raggiungiamo così, dopo aver fatto 630 km, Alsfeld in Germania. Siamo stanchi, ma l’entusiasmo non ci manca, gli amici da casa e i parenti ci incoraggiano.

23 giugno: Arriviamo finalmente a Celle e dopo aver provveduto a fare la registrazione presso la segreteria ci dirigiamo verso il nostro albergo. I giorni della festa sono ricchi di gioia e entusiasmo. Rivediamo con piacere vecchi amici e molti di questi già sanno che dopo partiremo per Capo Nord. Le nostre giornate al Vespa World trascorrono veloci, ma indimenticabili.

25 giugno: La mattina sotto la pioggia partiamo direzione Amburgo per arrivare a Puttgarden circa 350 km per imbarcarci e arrivare a Rødby, in Danimarca, Sempre seguiti dalla pioggia (ormai non ci lascia più) arriviamo a Copenaghen e dopo aver trovato un albergo ci dedichiamo prima alla vespa e dopo andiamo a cena e a fare un giro per la città, che merita moltissimo ed è stupenda nonostante la pioggia. Anche oggi 500 km li abbiamo fatti. Il sogno di arrivare a Capo Nord ci accompagna e ci fa andare avanti.

26 giugno: Finalmente oggi non piove, il sole è alto e riscalda, si può viaggiare senza guanti e senza antipioggia, c’è però un vento fastidioso, ma va bene così Percorriamo il famoso ponte che collega la Danimarca alla Svezia. L a sua imponenza è tanta e nel farlo sembra che non finisca mai, il vento è forte e bisogna fare attenzione ad attraversarlo. Registro tutto con la mia telecamera montata sulla vespa e faccio qualche foto a ricordo. Arriviamo a Vara in Svezia dopo aver fatto 420 KM, non ci sembra vero, lungo la strada ci fermiamo più volte per ammirare i paesaggi, la gente che incontriamo lungo la strada ci fotografa e vuole sapere del nostro viaggio. Siamo entusiasti, per nulla stanchi anche se abbiamo già fatto molti chilometri.

27 giugno: Si parte con un bel sole, non ci sono problemi e le vespe vanno benissimo. Cambio una candela e pulisco il carburatore alla meglio perché la mia vespa sembra singhiozzare alle basse velocità. Dopo aver fatto 430 km arriviamo così senza intoppi a Tierp dove pernottiamo e finiamo la serata in un Pub per una birra extra. I giorni trascorrono veloci, è bello viaggiare così senza problemi. L’ unico intoppo è caricare e scaricare tutte le volte i bagagli: che rottura!

28 giugno: Arriviamo a Ullånger, sempre in Svezia, dopo aver fatto 410 km e ci pernottiamo. Questa sera non si esce: è meglio mettere un po’ di ordine nei bagagli e pianificare la prossima tappa.

26 giugno: Finalmente oggi non piove, il sole è alto e riscalda, si può viaggiare senza guanti e senza antipioggia, c’è però un vento fastidioso, ma va bene così Percorriamo il famoso ponte che collega la Danimarca alla Svezia. L a sua imponenza è tanta e nel farlo sembra che non finisca mai, il vento è forte e bisogna fare attenzione ad attraversarlo. Registro tutto con la mia telecamera montata sulla vespa e faccio qualche foto a ricordo. Arriviamo a Vara in Svezia dopo aver fatto 420 KM, non ci sembra vero, lungo la strada ci fermiamo più volte per ammirare i paesaggi, la gente che incontriamo lungo la strada ci fotografa e vuole sapere del nostro viaggio. Siamo entusiasti, per nulla stanchi anche se abbiamo già fatto molti chilometri.

27 giugno: Si parte con un bel sole, non ci sono problemi e le vespe vanno benissimo. Cambio una candela e pulisco il carburatore alla meglio perché la mia vespa sembra singhiozzare alle basse velocità. Dopo aver fatto 430 km arriviamo così senza intoppi a Tierp dove pernottiamo e finiamo la serata in un Pub per una birra extra. I giorni trascorrono veloci, è bello viaggiare così senza problemi. L’ unico intoppo è caricare e scaricare tutte le volte i bagagli: che rottura!

28 giugno: Arriviamo a Ullånger, sempre in Svezia, dopo aver fatto 410 km e ci pernottiamo. Questa sera non si esce: è meglio mettere un po’ di ordine nei bagagli e pianificare la prossima tappa.

30 giugno: Arriviamo finalmente a Rovaniemi, in Finlandia dopo aver fatto 300 km di paesaggi da favola e trovato il nostro albergo. Dopo esserci sistemati, per una volta faremo i turisti per ben due giorni. La vespa di Ettore consuma olio e grazie ad un amico troviamo una siringa per poter rabboccare olio. Speriamo sia solo una perdita dal tappo e non altro di serio. Tutto prosegue bene : ci riposiamo e sistemiamo tutto quello che era in disordine, puliamo le vespa e facciamo vari controlli. Dopodiché visitiamo il famoso villaggio di Babbo Natale.

2 luglio .E’ arrivato il momento di ripartire ed entusiasti partiamo per arrivare dopo 470 km a Karigasniemi, Finlandia. I paesaggi sono quelli delle fiabe il cielo e pulito e il sole ci ha sempre accompagnato. Viaggiare è stupendo, sapendo che domani il Globo di Capo Nord sarà vinto. La vespa di Ettore perde sempre olio e dobbiamo rabboccare spesso. Andiamo a dormire verso la Mezzanotte, in un campeggio. Non è il massimo dopo una giornata di viaggio e non si riesce a dormire per via degli insetti e della luce. E’ dura abituarsi a 20 ore di luce al giorno.

3 luglio: Di buon mattino partiamo direzione Norvegia, e dopo 300 km finalmente raggiungiamo Capo Nord. Prima però facciamo il NORDKAPP TUNNELEN lungo 6870 metri, una galleria mitica e indimenticabile, suggestiva e molto buia,scavata sotto il livello del mare. La sua illuminazione e scarsa. Mi accerto che la telecamera sia accesa perché voglio filmare tutto il percorso. Nel farla senti cadere l’acqua del mare sopra il casco e fa molto freddo.

Sono più di due anni che aspetto questo momento. Già prima di salire verso il colle si intravedeva di lontano la sagoma del GLOBO. Sono sempre tante le persone che ci fermano e chiedono del nostro viaggio. Siamo gioiosi e felici, gli occhi piangono e il mio cuore è con chi amo. Il sogno si è avverato ed anche il mio compagno di viaggio è commosso. Andiamo a prendere la camera già prenotata da tempo nel Camping Nord Kapp, scarichiamo i bagagli dalle vespa e ci dirigiamo verso il Globo.

Facciamo tutte le foto possibili per ricordare al meglio questo momento. Riusciamo a portare le nostre vespe fin sotto il globo, anche se è vietato: ma non abbiamo resistito e così abbiamo documentato definitivamente l’arrivo a destinazione.

Il tempo e bello per arrivarci abbiamo fatto migliaia di km, attraversato il famoso ponte che collega la Danimarca alla Svezia la galleria sotterranea lunga circa 8 km fredda e buia, ma che porteremo sempre dentro di noi. Il tempo trascorre veloce quando si è felici, vedere il sole a mezzanotte ti lascia senza fiato.

30 giugno: Arriviamo finalmente a Rovaniemi, in Finlandia dopo aver fatto 300 km di paesaggi da favola e trovato il nostro albergo. Dopo esserci sistemati, per una volta faremo i turisti per ben due giorni. La vespa di Ettore consuma olio e grazie ad un amico troviamo una siringa per poter rabboccare olio. Speriamo sia solo una perdita dal tappo e non altro di serio. Tutto prosegue bene : ci riposiamo e sistemiamo tutto quello che era in disordine, puliamo le vespa e facciamo vari controlli. Dopodiché visitiamo il famoso villaggio di Babbo Natale.

2 luglio .E’ arrivato il momento di ripartire ed entusiasti partiamo per arrivare dopo 470 km a Karigasniemi, Finlandia. I paesaggi sono quelli delle fiabe il cielo e pulito e il sole ci ha sempre accompagnato. Viaggiare è stupendo, sapendo che domani il Globo di Capo Nord sarà vinto. La vespa di Ettore perde sempre olio e dobbiamo rabboccare spesso. Andiamo a dormire verso la Mezzanotte, in un campeggio. Non è il massimo dopo una giornata di viaggio e non si riesce a dormire per via degli insetti e della luce. E’ dura abituarsi a 20 ore di luce al giorno.

3 luglio: Di buon mattino partiamo direzione Norvegia, e dopo 300 km finalmente raggiungiamo Capo Nord. Prima però facciamo il NORDKAPP TUNNELEN lungo 6870 metri, una galleria mitica e indimenticabile, suggestiva e molto buia,scavata sotto il livello del mare. La sua illuminazione e scarsa. Mi accerto che la telecamera sia accesa perché voglio filmare tutto il percorso. Nel farla senti cadere l’acqua del mare sopra il casco e fa molto freddo.

Sono più di due anni che aspetto questo momento. Già prima di salire verso il colle si intravedeva di lontano la sagoma del GLOBO. Sono sempre tante le persone che ci fermano e chiedono del nostro viaggio. Siamo gioiosi e felici, gli occhi piangono e il mio cuore è con chi amo. Il sogno si è avverato ed anche il mio compagno di viaggio è commosso. Andiamo a prendere la camera già prenotata da tempo nel Camping Nord Kapp, scarichiamo i bagagli dalle vespa e ci dirigiamo verso il Globo.

Facciamo tutte le foto possibili per ricordare al meglio questo momento. Riusciamo a portare le nostre vespe fin sotto il globo, anche se è vietato: ma non abbiamo resistito e così abbiamo documentato definitivamente l’arrivo a destinazione.

Il tempo e bello per arrivarci abbiamo fatto migliaia di km, attraversato il famoso ponte che collega la Danimarca alla Svezia la galleria sotterranea lunga circa 8 km fredda e buia, ma che porteremo sempre dentro di noi. Il tempo trascorre veloce quando si è felici, vedere il sole a mezzanotte ti lascia senza fiato.

4 luglio:Dobbiamo pensare al ritorno: abbiamo raggiunto la meta, ma bisogna rientrare a casa. Si parte la mattina con nebbia e pioggia e lascio un pezzo del mio cuore a Capo Nord. Arriviamo a Kautokeino, Norvegia, dopo 400 km sotto una pioggia incessante e freddo. La temperatura è scesa sotto lo zero e la vespa di Ettore perde sempre olio ma la mia fortunatamente funziona benissimo. Siamo stanchi e infreddoliti e dopo aver trovato da dormire mettiamo ad asciugare i nostri vestiti. Andiamo a cena e poi a letto, siamo troppo stanchi. Qui si dorme ancora con piumone e riscaldamento acceso.

5 luglio: Brutte notizie meteo: il tempo è peggiorato ma partiamo ugualmente perchè bisogna andare avanti. Il confine con la Finlandia è a circa 100 km. Troviamo difficoltoso proseguire, siamo bagnati e infreddoliti, nevica copiosamente e fa molto freddo. In una mezza giornata riusciamo a fare soltanto 80 km. Il termometro segna meno 7 il freddo si sente nelle ossa. E’ troppo rischioso proseguire.

Decidiamo di fermarci ad Enontekiö, Finlandia. Prendiamo una camera e speriamo che il tempo migliori nel giorno seguente .Una bella doccia calda e mettiamo gli abiti ad asciugare. Siamo scoraggiati e delusi per questo intoppo e mille pensieri occupano la mente. Il desiderio di ritornare a casa è forte.

6 luglio: Non nevica più, anche se il tempo è brutto e piove ancora. Ma bisogna andare avanti per cui decidiamo di partire e a fatica, ma con tanta voglia di arrivare, facciamo tappa a Byske, in Svezia . Dopo aver percorso 700 km di pura pazzia senza mai fermarci siamo in Svezia finalmente. E’ bello attraversare i paesi e le cittadine ed è quasi più sicuro che viaggiare sulle strade di campagna , dove senza avviso ti puoi trovare davanti ad un attraversamento di renne . Dovrei cambiare la ruota posteriore che ormai è liscia.

7 luglio : La mattina si parte, e ricevo molti “ auguri Claudio “  per il mio onomastico. Viaggiamo senza fermarci per recuperare il tempo perso. Arriviamo a Berggardens Gastgiveri avendo fatto circa 500 km con un tempo che ha tenuto e la pioggia  soltanto un lontano ricordo. Trovare da dormire è  dura , ma la Dea bendata ci  manda una graziosa Svedese che gentilmente ci  accompagna fino alla pensione, unica nel paese. Adesso una bella doccia e, spero, una cena degna della fatica fatta, da offrire (vista l’occasione) al mio compagno di viaggio. Ma è amara delusione finire in un bar a  mangiare  due panini e una birra: purtroppo sono intoppi imprevisti per chi viaggia,ma va bene lo stesso. Casa è sempre più vicina.

4 luglio:Dobbiamo pensare al ritorno: abbiamo raggiunto la meta, ma bisogna rientrare a casa. Si parte la mattina con nebbia e pioggia e lascio un pezzo del mio cuore a Capo Nord. Arriviamo a Kautokeino, Norvegia, dopo 400 km sotto una pioggia incessante e freddo. La temperatura è scesa sotto lo zero e la vespa di Ettore perde sempre olio ma la mia fortunatamente funziona benissimo. Siamo stanchi e infreddoliti e dopo aver trovato da dormire mettiamo ad asciugare i nostri vestiti. Andiamo a cena e poi a letto, siamo troppo stanchi. Qui si dorme ancora con piumone e riscaldamento acceso.

5 luglio: Brutte notizie meteo: il tempo è peggiorato ma partiamo ugualmente perchè bisogna andare avanti. Il confine con la Finlandia è a circa 100 km. Troviamo difficoltoso proseguire, siamo bagnati e infreddoliti, nevica copiosamente e fa molto freddo. In una mezza giornata riusciamo a fare soltanto 80 km. Il termometro segna meno 7 il freddo si sente nelle ossa. E’ troppo rischioso proseguire.

Decidiamo di fermarci ad Enontekiö, Finlandia. Prendiamo una camera e speriamo che il tempo migliori nel giorno seguente .Una bella doccia calda e mettiamo gli abiti ad asciugare. Siamo scoraggiati e delusi per questo intoppo e mille pensieri occupano la mente. Il desiderio di ritornare a casa è forte.

6 luglio: Non nevica più, anche se il tempo è brutto e piove ancora. Ma bisogna andare avanti per cui decidiamo di partire e a fatica, ma con tanta voglia di arrivare, facciamo tappa a Byske, in Svezia . Dopo aver percorso 700 km di pura pazzia senza mai fermarci siamo in Svezia finalmente. E’ bello attraversare i paesi e le cittadine ed è quasi più sicuro che viaggiare sulle strade di campagna , dove senza avviso ti puoi trovare davanti ad un attraversamento di renne . Dovrei cambiare la ruota posteriore che ormai è liscia.

7 luglio : La mattina si parte, e ricevo molti “ auguri Claudio “ per il mio onomastico. Viaggiamo senza fermarci per recuperare il tempo perso. Arriviamo a Berggardens Gastgiveri avendo fatto circa 500 km con un tempo che ha tenuto e la pioggia soltanto un lontano ricordo. Trovare da dormire è dura , ma la Dea bendata ci manda una graziosa Svedese che gentilmente ci accompagna fino alla pensione, unica nel paese. Adesso una bella doccia e, spero, una cena degna della fatica fatta, da offrire (vista l’occasione) al mio compagno di viaggio. Ma è amara delusione finire in un bar a mangiare due panini e una birra: purtroppo sono intoppi imprevisti per chi viaggia,ma va bene lo stesso. Casa è sempre più vicina.

8 luglio: Sembra che siamo partiti da casa, direzione Stoccolma, soltanto ieri e sembra che la sfortuna ci perseguiti : piove di nuovo, per cui decidiamo di sostituire la ruota posteriore, che ormai è liscia, avendo fatto più di 6300 km. con quella di scorta. Perdiamo circa un’oretta ma bisogna farlo. La gomma non è nuova ma è sempre meglio di quella di prima. Anche Ettore fa il cambio ruota.Arriviamo a Trosa in Svezia dopo440 km di acqua e vento. Cerchiamo da dormire ma la sfortuna ci perseguita, perché è tutto esaurito o chiuso. Per nostra fortuna ci ospita un gentile signore, anche lui appassionato di due ruote, il quale gratuitamente ci offre il suo garage come “ ostello “. Ci va bene lo stesso. Dopo un’ottima cena ci corichiamo stanchi su un tappeto e si cerca di dormire.

9 luglio: arriviamo a Markaryd, Svezia. Il viaggio di 500 km è stato pesante, la stanchezza si è fatta sentire e soltanto la gioia di arrivare a casa e vedere le persone che ti salutano mi danno coraggio. Troviamo da dormire quasi subito, ma sfortuna vuole che il proprietario della pensione voglia soltanto contanti e moneta locale. Inaspettatamente una graziosa e gentile ragazza che parla italiano mi accompagna al bancomat e prelevo così del contante per pagare una bella e grande camera con una bella doccia. Riusciamo a fare anche una buona cena e un giro nel paese, grazioso anche se piccolo .

10 luglio: Finalmente una bella giornata di sole ed è proprio vero che il sole fa sorridere. Percorriamo il ponte che collega la Svezia alla Danimarca, questa volta nel senso contrario per arrivare fino a Malmö , distante 140 km. Un viaggio velocissimo, senza intoppi. Prendiamo il traghetto da Rødby a Puttgarden arriviamo a Großenbrode in Germania. A fine giornata totalizziamo 440 km. Abbiamo tempo per fare anche una passeggiata nel paese e fare alcune compere. Il proprietario della pensione vuole sapere del nostro viaggio ed, entusiasta, ci offre due ottime birre ed il suo aiuto per qualsiasi cosa.

8 luglio: Sembra che siamo partiti da casa, direzione Stoccolma, soltanto ieri e sembra che la sfortuna ci perseguiti : piove di nuovo, per cui decidiamo di sostituire la ruota posteriore, che ormai è liscia, avendo fatto più di 6300 km. con quella di scorta. Perdiamo circa un’oretta ma bisogna farlo. La gomma non è nuova ma è sempre meglio di quella di prima. Anche Ettore fa il cambio ruota.Arriviamo a Trosa in Svezia dopo440 km di acqua e vento. Cerchiamo da dormire ma la sfortuna ci perseguita, perché è tutto esaurito o chiuso. Per nostra fortuna ci ospita un gentile signore, anche lui appassionato di due ruote, il quale gratuitamente ci offre il suo garage come “ ostello “. Ci va bene lo stesso. Dopo un’ottima cena ci corichiamo stanchi su un tappeto e si cerca di dormire.

9 luglio: arriviamo a Markaryd, Svezia. Il viaggio di 500 km è stato pesante, la stanchezza si è fatta sentire e soltanto la gioia di arrivare a casa e vedere le persone che ti salutano mi danno coraggio. Troviamo da dormire quasi subito, ma sfortuna vuole che il proprietario della pensione voglia soltanto contanti e moneta locale. Inaspettatamente una graziosa e gentile ragazza che parla italiano mi accompagna al bancomat e prelevo così del contante per pagare una bella e grande camera con una bella doccia. Riusciamo a fare anche una buona cena e un giro nel paese, grazioso anche se piccolo .

10 luglio: Finalmente una bella giornata di sole ed è proprio vero che il sole fa sorridere. Percorriamo il ponte che collega la Svezia alla Danimarca, questa volta nel senso contrario per arrivare fino a Malmö , distante 140 km. Un viaggio velocissimo, senza intoppi. Prendiamo il traghetto da Rødby a Puttgarden arriviamo a Großenbrode in Germania. A fine giornata totalizziamo 440 km. Abbiamo tempo per fare anche una passeggiata nel paese e fare alcune compere. Il proprietario della pensione vuole sapere del nostro viaggio ed, entusiasta, ci offre due ottime birre ed il suo aiuto per qualsiasi cosa.

11 luglio: Arriviamo a Knüllwald, passando da Hannover e poi da Paderbon perché la strada è chiusa per lavori. Facciamo così 550 km,tanto ormai siamo abituati a macinare asfalto.Per fortuna il tempo tiene, e facciamo un’ottima cena : era da tempo che non mangiavamo così bene.

12 luglio: nella notte un forte temporale abbassa le temperature, il cielo e coperto e pioviggina. Si parte con la rabbia per la iella di questo tempo che ci ha fatto penare. Mi manca mia figlia , anche se la sento al telefono. Ho voglia di riabbracciarla, così come i miei genitori.Arriviamo ad Altach, Austria , dopo 515 km e domani finalmente saremo a casa i sogni viaggiano con la mente e il mio umore è alto. Mangiamo un’ottima cena e beviamo un’ottima birra, poi una passeggiata per il paese e si va a letto tardi, tanto ormai siamo vicini a casa.

13 luglio: Si parte ore 08.30 direzione Svizzera e poi dritti verso Como per arrivare a casa faremo questi 470 km tutti alla massima velocità: la voglia di rientrare è comprensibilmente pressante.Alle ore 16.00 siamo a Pinerolo. Ci aspettano gli amici del Club per salutarci e vederci dopo tutto questo tempo e c’è anche la mia famiglia che riabbraccio volentieri.

11 luglio: Arriviamo a Knüllwald, passando da Hannover e poi da Paderbon perché la strada è chiusa per lavori. Facciamo così 550 km,tanto ormai siamo abituati a macinare asfalto.Per fortuna il tempo tiene, e facciamo un’ottima cena : era da tempo che non mangiavamo così bene.

12 luglio: nella notte un forte temporale abbassa le temperature, il cielo e coperto e pioviggina. Si parte con la rabbia per la iella di questo tempo che ci ha fatto penare. Mi manca mia figlia , anche se la sento al telefono. Ho voglia di riabbracciarla, così come i miei genitori.Arriviamo ad Altach, Austria , dopo 515 km e domani finalmente saremo a casa i sogni viaggiano con la mente e il mio umore è alto. Mangiamo un’ottima cena e beviamo un’ottima birra, poi una passeggiata per il paese e si va a letto tardi, tanto ormai siamo vicini a casa.

13 luglio: Si parte ore 08.30 direzione Svizzera e poi dritti verso Como per arrivare a casa faremo questi 470 km tutti alla massima velocità: la voglia di rientrare è comprensibilmente pressante.Alle ore 16.00 siamo a Pinerolo. Ci aspettano gli amici del Club per salutarci e vederci dopo tutto questo tempo e c’è anche la mia famiglia che riabbraccio volentieri.

E stata un’esperienza bellissima che porterò sempre nel mio cuore. Abbiamo mille aneddoti da raccontare e mille persone da ricordare, tante sono quelle che in qualche modo ci hanno aiutato a risolvere piccoli problemi, ma che per noi sono sembrati grandi per via della distanza da casa. Abbiamo preso acqua, neve, vento e sentito, fuori stagione per noi, il gelo nelle ossa, ma alla fine Capo Nord è stato vinto, con un viaggio via terra andata e ritorno. I nostri PX 150 del 1982 si sono comportati benissimo, consumando 300 litri di benzina e circa 8 di olio e percorrendo un totale di 9700 km. Aiutati da un po’ di fortuna ci hanno riportati a casa. Il mio contachilometri segna oggi 54525.

Grazie alla mia famiglia al mio Vespa Club Pinerolo “il vesPino” per il piacere di vederli all’arrivo e per l’incoraggiamento durante il viaggio e un grazie al mio compagno di viaggio Ettore Comba che mi ha sopportato.